Tensione Berlusconi-Montella: il patron rossonero vuole il trequartista; il tecnico continua per la sua strada?
Tensione Berlusconi-Montella scoppiata in quel di febbraio come un fulmine a ciel sereno, o quasi. Strano ma vero, in una stagione dove il Milan finalmente è tornato ad essere una squadra è tornato anche il diktat presidenziale con il patron rossonero pronto a bacchettare anche Montella così come ha fatto con i suoi predecessori, nonostante i buoni risultati e i netti miglioramenti della squadra sotto il piano del gioco.
In Casa Milan, in un momento dove occorrerebbe una maggiore serenità per uscire dalla crisi di risultati che ha colpito la squadra nel mese di gennaio, non c’è mai da essere domi; questo lo sanno tutti gli allenatori passati per la panchina rossonera e lo sta sperimentando su se stesso anche Vincenzo Montella il quale, però, non è tipo da cambiare la propria idea di calcio a favore dei consigli del presidente
In Casa Milan, in un momento dove occorrerebbe una maggiore serenità per uscire dalla crisi di risultati che ha colpito la squadra nel mese di gennaio, non c’è mai da essere domi; questo lo sanno tutti gli allenatori passati per la panchina rossonera e lo sta sperimentando su se stesso anche Vincenzo Montella il quale, però, non è tipo da cambiare la propria idea di calcio a favore dei consigli del presidente
La strana tensione Berlusconi-Montella dopo la vittoria di Doha
Che Silvio Berlusconi fosse un grande estimatore del trequartista dietro le due punte è risaputo, tanto che tutti gli allenatori passati negli ultimi 20 anni sulla panchina rossonera hanno dovuto fare i conti con questo pensiero calcistico, tuttavia ognuno è andato avanti per la propria strada senza sconfessare la propria carta d’identità calcistica, ottenendo anche risultati di grande rilievo (Ancelotti docet), tuttavia non è un bene per nessuno, né squadra né allenatore che in un momento così delicato sia saltata nuovamente fuori questa tensione Berlusconi-Montella perché c’è bisogno di serenità per poter ambire ai traguardi prefissati soprattutto in questo periodo storico della stagione dove la squadra è dimezzata tra squalifiche e infortuni.
A riportare quest’indiscrezione è l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport la quale racconta delle diverse telefonate che dopo Doha ci sono state tra l’ancora numero 1 di via Aldo Rossi e l’allenatore. In pratica Berlusconi non apprezza il 4-3-3 ma questo è una sorta di segreto di Pulcinella.
Quel che stupisce un pò tutti, comunque, sono queste telefonate che si sono susseguite dopo Roma-Milan e intensificate dopo la vittoria tanto inaspettata quanto meritate della Supercoppa Tim.
A riportare quest’indiscrezione è l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport la quale racconta delle diverse telefonate che dopo Doha ci sono state tra l’ancora numero 1 di via Aldo Rossi e l’allenatore. In pratica Berlusconi non apprezza il 4-3-3 ma questo è una sorta di segreto di Pulcinella.
Quel che stupisce un pò tutti, comunque, sono queste telefonate che si sono susseguite dopo Roma-Milan e intensificate dopo la vittoria tanto inaspettata quanto meritate della Supercoppa Tim.
Ultime tensione Berlusconi-Montella, il tecnico continua con le sue idee
Sempre secondo le indiscrezioni raccolte dalla rosea, Vincenzo Montella non avrebbe preso di buon grado queste critiche perché i risultati del suo lavoro sono sotto gli occhi di tutti nonostante i limiti della squadra, incompleta e con poche alternative alle prime linee; piuttosto il tecnico si aspettava uno sprono da parte del presidente o qualche visita a Milanello come fatto negli anni passati, cosa mai avvenuta quest’anno.
Da qui ad alzare un polverone, però, per la tensione Berlusconi-Montella ce ne vuole perché, come detto, l’attuale tecnico rossonero non è il primo ad essere bersagliato dal patron (anche se potrebbe essere l’ultimo visto l’imminente passaggio della società nelle mani della Sino-Europe Sports) e non è neanche tipo da lasciarsi travolgere dalle situazioni tant’è che è intenzionato a proseguire per la sua strada con il 4-3-3, senza dimenticare che qualora utilizzasse il trequartista uno tra Suso e Deulofeu potrebbe essere sacrificato per fare spazio alle due punte di ruolo.
Da qui ad alzare un polverone, però, per la tensione Berlusconi-Montella ce ne vuole perché, come detto, l’attuale tecnico rossonero non è il primo ad essere bersagliato dal patron (anche se potrebbe essere l’ultimo visto l’imminente passaggio della società nelle mani della Sino-Europe Sports) e non è neanche tipo da lasciarsi travolgere dalle situazioni tant’è che è intenzionato a proseguire per la sua strada con il 4-3-3, senza dimenticare che qualora utilizzasse il trequartista uno tra Suso e Deulofeu potrebbe essere sacrificato per fare spazio alle due punte di ruolo.
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