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Champions League, sfogo di De Laurentis contro squadra e allenatore

Brutta sconfitta con il Real Madrid per gli uomini di Maurizio Sarri. Il match di ritorno, che si giocherà al San Paolo,
vedrà i partenopei costretti a rimediare al 3-1 subito in terra spagnola. L’iniziale vantaggio di Insigne poteva far pensare ad un’impresa degli azzurri. Ma i madrileni, in poco tempo, sono riusciti a riequilibrare il risultato con Benzema, mentre nella ripresa Kroos e Casemiro hanno sancito il successo degli uomini di Zidane. Grande delusione fra la tifoseria campana, ma il primo ad essere rimasto scottato per la sconfitta con i blancos è il presidente Aurelio De Laurentis. Il patron del Napoli, infatti, non le ha di certo mandate a dire a squadre e allenatore, sostenendo di aver fatto il massimo per allestire una squadra competitiva per, poi, non vedere in campo i giocatori da lui comprati. Sotto accusa anche la mancanza di ‘cazzimma’, fattore fondamentale, a detta di De Laurentis, per poter ambire a raggiungere importanti traguardi.
Queste le parole pronunciate da Aurelio De Laurentis, presidente del Napoli, subito dopo la fine della partita:
Gli altri proprio non c’erano, sono spariti dal campo. Diciamo che ci è andata di lusso perché potevamo perdere anche 5-0 per la nostra confusione. Magari al San Paolo, quando segneremo il primo gol, anche i nostri avversari andranno in confusione nella nostra bolgia. Poi si può parlare di tante cose, poteva giocare Tizio o Caio ma queste valutazioni le lasciamo all’allenatore. Sono convinto che a Napoli sarà tutta un’altra storia. Quando si è giovani bisognerebbe avere umiltà, però stasera vedevo che proprio non ci stavamo. Come tutta la squadra. Solo Insigne, non solo per il gol, ma per come ha gestito la gara ha avuto la giusta cazzimma. Evidentemente si pretende troppo da chi è stato spostato in un ruolo non suo, forse se non avessimo avuto l’incidente di Milik stasera avremmo visto un’altra gara. Non voglio però entrare nel merito delle scelte, spettano ad altri. Posso non condividerle ma le tengo per me, non le dico nemmeno a chi è competente per questo. Si devono cercare delle alternative non alla vigilia della Champions, ma prima. Si vuole evitare la sperimentazione, che in realtà è utile in una rosa così lunga. Non come ai tempi di Mazzarri. A me non interessa vincere sempre in campionato, perché alcune sconfitte mi permettono di capire gli acquisti ed i moduli. Perché altrimenti arriverò alla fine del campionato con gente che non ha giocato. Si cerca di difendere troppo le proprie posizioni, quando l’unica che conta è quella del Napoli. I tifosi non sono stupidi, capiscono che certe sconfitte possono arrivare per testare i nuovi acquisti. Io ho investito dei soldi su alcuni calciatori e non saprò se ho fatto bene perché non giocano”.
Non resta che aspettare il ritorno.

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