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Cassano: “Juve? Non favorita in Champions League”

Mai banale, Antonio Cassano. Senza squadra (ha da pochi giorni risolto il contratto che lo legava alla Sampdoria, concludendo anzitempo la sua seconda avventura blucerchiata) e con gli allenamenti a Bogliasco, a pochi metri dai suoi ex compagni. Che strana sensazione. Il talento barese ha un permesso speciale fino a fine mese quando, da svincolato, potrà accasarsi in un altro club. Lui vuole rstare in Serie A, ma le offerte dalla cadetteria non mancano. In primis quella dell’Entella, specialmente dopo le parole del presidente Gozzi: “Cassano sarebbe un professore nel nostro collegio“.
Per il futuro c’è ancora qualche settimana di pensieri e ripensamenti. Intanto Cassano è stato invitato nella trasmissione di Italia Uno Tiki Taka. “Con lui mi sono lasciato in serenità, senza polemiche. Hanno deciso che volevano puntare su altri giocatori e quindi ora mi alleno con la Primavera” spiega Cassano. Un addio dolce, i veleni nacquero dopo quel derby straperso contro il Genoa nel maggio scorso. Un 3-0 nato in poco tempo che distrusse l’allora dilaniato spogliatoio di Vincenzo Montella. Volarono parole grosse tra Cassano e alcuni dirigenti doriani.
Mentre Buffon gli chiede ancora diciotto mesi da grande talento e Fantantonio risponde augurandogli di arrivar fino a cinquantanni di carriera, si arriva su un altro tema caldo. La Juventus. “Sono una spanna sopra tutte, lo scudetto lo può perdere solo lei: Napoli e Roma possono passare dei buoni periodi, ma i bianconeri rimangono troppo più forti delle altre squadre. Secondo me la Juventus non avrà problemi, anzi nel corso della stagione allungherà il divario. Per i prossimi dieci anni dipenderà tutto dalla Juventus. Allegri può giocare con un modulo iperoffensivo in Italia, ma in Europa se becchi il Barcellona o il Bayern Monaco voglio vedere come va a finire. In Italia fanno paura a tutti e possono giocare come vogliono, pure con Buffon in porta e 10 giocatori qualsiasi, ma penso che in Champions il tecnico farà qualche aggiustamento” spiega Cassano, ripreso dal sito gazzetta.it.
Poi il duello di domenica, il derby d’Italia allo Stadium: “Spero che la mia squadra del cuore, che è l’Inter, vinca. Ma la vedo dura: la Juve in Italia è difficilmente battibile, ha un’altra mentalità. L’anno scorso è partita da -15, come quando i ragazzi più grandi, in una gara di corsa, danno un vantaggio ai più piccoli. Però poi li vanno a prendere. Spero ci possa essere partita domenica, ma la vedo molto dura“.
E da ultimo una panoramica sui vari numeri dieci de nostro campionato, a partire da Francesco Totti: “Vedendo questa Serie A può ancora giocare e divertirsi. Forse coi giocatori di 10 anni fa, a 40 anni avrebbe fatto più fatica. Ma il livello è sceso e con i giocatori che ci sono ora può ancora fare un paio d’anni. Dybala? Conoscendo Allegri, qualcosa nello spogliatoio a fine partita a Dybala glielo avrà detto: Max non è uno che te le manda a dire, ma è leale. Higuain? È con Suarez del Barcellona il centravanti più forte al mondo: giocatori decisivi come lui o come l’uruguaiano non ce ne sono in giro“.

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