"Ma proprio alla Juve?": Vlahovic "sulla scia" di Baggio, Bernardeschi e Chiesa La Fiorentina sta per cedere il suo pezzo pregiato ai bianconeri: per Commisso sarebbe la seconda volta in due anni
In principio fu Roberto Baggio, poi Federico Bernardeschi, poi ancora Federico Chiesa e ora Dusan Vlahovic. Senza inutili e impossibili paragoni tecnici tra epoche e calciatori differenti, il filo rosso che li lega è il passaggio, sempre contestatissimo, dalla Fiorentina alla Juventus. Una rivalità antica quella tra i due club, eppure negli ultimi anni i tifosi viola si sono dovuti tristemente abituare all'idea di vedere i loro pezzi pregiati finire a Torino.
L'imbarazzo di Baggio - Risale al maggio 1990 uno dei trasferimenti più clamorosi e controversi del calcio italiano: Roberto Baggio, dopo 5 anni in maglia viola dove era calcisticamente cresciuto mostrando già le sue doti da Divin Codino, che avrebbe poi ampiamente espresso nei 5 anni successivi proprio in maglia bianconera, viene ceduto dalla Fiorentina alla Juventus. Uno dei talenti italiani più puri e iconici, in realtà, fu quasi imbarazzato da quel trasferimento, al punto che il procuratore dell'epoca, Antonio Caliendo, disse: "Era come se avessero strappato un figlio alla madre".
Il rigore e la sciarpa - Il legame tra Baggio e Firenze risultò ancor più evidente nel momento in cui al Franchi ci tornò per la prima volta da avversario: era il 7 aprile 1991 e sugli spalti i fischi si mescolarono agli applausi. Baggio decise di non calciare un rigore contro la sua ex squadra con la motivazione che il portiere viola Mareggini lo conosceva bene. Ma è rimasta indelebile la scena di Roby, sostituito, che esce dal campo salutando i suoi ex tifosi e soprattutto raccogliendo da terra e alzando al cielo una sciarpa viola che qualcuno aveva gettato in campo.
La volta di Bernardeschi - Passano molti anni ma nella testa di tutti i tifosi della Fiorentina risuona la stessa domanda: "Ma proprio alla Juve?". Succede quando a togliere la maglia viola per mettere quella bianconera è Federico Bernardeschi, talento di Carrara, cresciuto nelle giovanili della Fiorentina al punto da essere soprannominato "Brunelleschi", per la sua tecnica e il suo legame con la città toscana. Il trasferimento a Torino avviene il 24 luglio 2017 per 40 milioni di euro ma il notevole incasso non serve a lenire la delusione dei tifosi. Nell'epoca dei social e dei cosiddetti leoni da tastiera il tutto sfocia soprattutto in insulti su Instagram al calciatore, che a un certo punto reagisce con un post in cui si dice "stufo dell'ignoranza del branco".
Poi tocca a Chiesa - Una storia simile è quella di Federico Chiesa: figlio d'arte, cresciuto nelle giovanili della Fiorentina ed esploso nel calcio che conta proprio in maglia viola. Anche in questo caso, però, sul talento più puro della squadra piomba la Juventus, che il 5 ottobre 2020 lo strappa in prestito biennale per 10 milioni con obbligo di riscatto a 40 più 10 di bonus. Altra operazione ricca per le casse del club toscano che però, ancora, una volta, va di traverso ai tifosi che di nuovo vedono un loro beniamino venduto ai rivali di sempre.
E ora Vlahovic - L’ultimo episodio è proprio quello di Dusan Vlahovic: l'attaccante è, o per meglio dire, era il punto di forza di una Fiorentina che stava fin qui disputando un ottimo campionato, anche e soprattutto grazie ai gol del serbo. E per un tifoso, rinunciare a uno dei migliori giocatori nel bel mezzo della stagione non è mai piacevole. Figuriamoci se, ancora una volta, in testa ritorna quella domanda: "Ma proprio alla Juve?". Si perché per la quarta volta la Fiorentina sta per cedere il suo miglior talento ai rivali bianconeri. Per la seconda volta in due anni, il presidente Commisso si rende non proprio popolare con una mossa che porterà pure valanghe di milioni ma che di certo non gli risparmia le critiche del popolo viola.
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