div align="center"> Calcio, la Uefa contro la Superlega: "Fermeremo questo cinico progetto con ogni mezzo" Durissimo comunicato congiunto dell'organo di governo del calcio europeo, delle federazioni e delle leghe italiana, inglese e spagnola in merito alle voci di un'imminente scissione che coinvolgerebbe anche Juventus, Inter e Milan - Tutto Calcio News

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Calcio, la Uefa contro la Superlega: "Fermeremo questo cinico progetto con ogni mezzo" Durissimo comunicato congiunto dell'organo di governo del calcio europeo, delle federazioni e delle leghe italiana, inglese e spagnola in merito alle voci di un'imminente scissione che coinvolgerebbe anche Juventus, Inter e Milan

 La Uefa alza la voce contro l'ipotesi della creazione di una nuova Superlega. L'organo di governo del calcio europeo, sostenuto dalle federazioni e dalle leghe nazionali di Spagna, Inghilterra e Italia, ha pubblicato un durissimo comunicato rivolto ai club "scissionisti", tra cui rientrerebbero anche Juventus, Inter e Milan, per scoraggiarli a compiere ulteriori passi in quella direzione: "Resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto - si legge nella nota -. Ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l'opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali".

Getty Images

Il comunicato arriva nel giorno in cui diversi media internazionali, tra cui l'Equipe e il New York Times, pubblicano la notizia dell'imminente annuncio della creazione di una Superlega (presieduta da Florentino Perez) da parte di 11 club europei: Liverpool, Manchester United, Chelsea, Tottenham e Arsenal dalla Premier; Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid dalla Liga; Juventus, Inter e Milan dalla Serie A. Prossimo all'adesione sembrerebbe anche il Manchester City, mentre a vuoto (per il momento) sarebbero andati i tentativi di convincere il Psg e le tedesche Bayern e Borussia. Una rottura clamorosa e inaspettata, alla vigilia della settimana che dovrebbe invece ufficializzare il via libera del nuovo format della Champions League a partire dal 2024.

Il progetto, secondo le indiscrezioni, dovrebbe addirittura prendere il via immediatamente, dal 2022/23, e sembra dettato principalmente dall'esigenza dei top club di accedere nel breve a nuovi, ingenti fondi, per risollevare le casse prosciugate dalla crisi Covid e alleggerire un debito sempre più pesante. Non è escluso, in ogni caso, che alla fine venga trovato un compromesso e i club coinvolti decidano di rimanere all'interno delle competizioni Uefa.

Gli scenari restano comunque non semplici da prevedere: secondo il Corriere della Sera il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, e quello della Figc, Gabriele Gravina, sono molto preoccupati e hanno convocato un consiglio d'urgenza in Lega per discutere del tema.

IL COMUNICATO

"La UEFA, la English Football Association, la Premier League, la Federcalcio spagnola reale (RFEF) e LaLiga, la Federcalcio italiana (FIGC) e la Lega Serie A hanno appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani potrebbero aver intenzione di annunciare la creazione di una cosiddetta Superlega chiusa. Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull'interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà.

Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziari che sportivi, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti. Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle sei Federazioni, ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l'opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali.

Ringraziamo quei club di altri paesi, in particolare i club francesi e tedeschi, che si sono rifiutati di iscriversi. Chiediamo a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, di unirsi a noi nella lotta contro un progetto del genere se dovesse essere annunciato. Questo persistente interesse personale di pochi va avanti da troppo tempo. Quando è troppo è troppo".

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