Atalanta, Gasperini: "Vittoria che conta, la Juve ora sa che possiamo batterla" Il tecnico dei nerazzurri gongola dopo il successo contro la Juventus: "Risultato che ci dà orgoglio e forza, è la strada giusta per la Champions"
Gian Piero Gasperini si gode un successo fondamentale tanto per la classifica quanto per il morale della sua Atalanta: "È una partita che conta, significa che possiamo battere la Juventus e che loro possono perdere con noi, anche se la Coppa Italia sarà un'altra storia - ha detto il tecnico nerazzurro al termine del match contro i bianconeri -. Devo fare i complimenti a questi ragazzi meravigliosi, questa vittoria ci dà orgoglio e forza. Champions? È ancora molto presto, ma questi tre punti ci danno ulteriore spinta. Il traguardo è lontano, ma siamo sulla giusta strada".
Il tecnico di Grugliasco si è soffermato sull'importanza dei cambi e delle cinque sostituzioni, risultate decisive: "Sono fondamentali. Anche loro hanno dei cambi straordinari. Poi col fatto dei cinque cambi si amplifica questa possibilità di utilizzare la panchina. Queste partite equilibrate si determinano negli episodi, nei momenti finali soprattutto. Vanno sempre giocate in previsione dei 90 minuti".
Un altro aspetto chiave della vittoria nerazzurra è stata la solidità difensiva: "Cercavamo compattezza per difendere contro la Juventus, perché se lasci spazi loro hanno tante frecce nel loro arco e giocatori con grande gamba. È chiaro che dovevamo essere bravi nella fase difensiva per costruire la vittoria. In Coppa Italia con la Lazio abbiamo fatto partite in inferiorità numerica e siamo riusciti a vincere, abbiamo fatto 75 minuti così anche contro il Real Madrid. È una fase che facciamo molto bene. Oggi siamo stati bravi ed equilibrati, la partita era difficile e nel numero delle occasioni qualcuna in più ne abbiamo creata noi".
Tra i punti di forza di questa Atalanta, c'è sicuramente la duttilità nello stile di gioco e la possibilità di utilizzare più di un modulo: "È stata un'evoluzione e per questo continuo a ringraziare i giocatori per la loro applicazione e per la loro attitudine, compresi quelli che non riesco a utilizzare e che hanno un grande valore. Avevamo provato anche l'anno scorso, ma abbiamo fatto 99 gol in campionato giocando a lungo con Ilicic, Gomez e Pasalic, quindi apparentemente senza attaccanti. Quest'anno abbiamo trovato delle difficoltà in alcune partite, nelle quali non riuscivamo a sbloccare. La cosa è nata un po' da lì, un po' dalle caratteristiche dei giocatori".
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