div align="center"> Il Genoa squadra tra le più attive nel mercato italiano cambia look - Tutto Calcio News

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Il Genoa squadra tra le più attive nel mercato italiano cambia look

Il Genoa in questo mercato ha fatto una sorta di restyling. Ormai è un’abitudine, anche se in questo caso sorprende, visto che in estate il presidente Preziosi aveva invertito la rotta confermando quasi tutti i titolari. In questa sessione di trattative sono tanti i giocatori che hanno lasciato la Lanterna e altrettanti che invece sono arrivati a disposizione del tecnico Ivan Juric. Fra ritorni, arrivi e partenze andiamo ad analizzare come cambia il Vecchio Grifone dopo il mese di gennaio. In porta non ci sarà l’infortunato Perin, stagione finita per lui, che sarà sostituito da Lamanna. Il vice però sarà Rubinho che la settimana scorsa ha riabbracciato gli amici al “Signorini” dopo la parentesi sfortunata al Como.
In difesa confermatissimo il trio formato da Izzo, Burdisso e Munoz con Gentiletti e Orban pronti a subentrare. Nel mercato di gennaio, invece, ecco 8 giocatori nuovi, con partenze quasi altrettanto numerose. Dietro l’apparente rivoluzione, però, si profila una strategia precisa, i titolari assoluti ceduti sono soltanto due: Rincon, vera colonna della squadra, e Pavoletti. Il centravanti, però, ha bersagliato dalla sfortuna non era riuscito a giocare con continuità.
Dal 21 settembre, data dell’infortunio contro il Napoli, Pavagol ha disputato due partite intere. Simeone, in crescita esponenziale, non lo ha fatto rimpiangere più di tanto. Ocampos, invece, non era mai riuscito a conquistarsi un posto da grande protagonista, regalando solo a tutti spunti di talento e qualche gol, giocando titolare 12 volte in 22 giornate e finendo 6 volte in panchina.
Il momento difficile, nato soprattutto dalla contemporanea assenza di Rincon, ceduto alla Juventus, e Veloso, infortunato, che ha devastato il centrocampo su cui Juric aveva posto le basi del suo Genoa, ha imposto una sterzata: svanito ogni sogno di grandezza, e tenendo tutto sommato a distanza la zona calda della lotta per salvezza, Preziosi ha puntato lo sguardo verso il futuro. Una parte dei soldi incassati per Pavoletti hanno reso meno pericolosa l’emergenza, Hiljemark era nel mirino rossoblù da tempo, gli arrivi di Morosini e Beghetto sono stati fatti pensando già alla prossima stagione, Taarabt e Pinilla sono arrivati per chiudere il buco aperto dalle cessioni di Pavoletti e Ocampos, in più sono tornati Rubinho, perfetto per sostenere Lamanna in assenza di Perin, e Palladino, esterno d’attacco che Juric conosce benissimo per averlo avuto come compagno al Genoa e protagonista, insieme al tecnico croato, della promozione del Crotone in A.
Il colpo finale è arrivato ieri: il Genoa, infatti, ha riscattato anche il 35 per cento residuo del cartellino di Giovanni Simeone, che era rimasto nelle mani del River. Ai quasi tre milioni pagati in estate sono stati aggiunti 2,1 milioni, per un totale di 5,1 milioni. Cifra che, per un attaccante ventunenne capace di segnare 10 reti in 20 presenze in serie A, alla sua prima stagione in Europa, pongono le basi per una grossa plusvalenza futura.
Juric, come già accadeva con Gasperini, ha brontolato un po’, i tifosi di più, ma il restyling invernale dovrebbe restituire al Genoa un centrocampista efficace ed un attacco più imprevedibile. La rivoluzione, insomma, a volte può persino sembrare un progetto, a patto che la approvi il campo.

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